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Alcuni cenni storici e descrittivi del Pelargonio

Inizialmente sono tutti gerani, appartengono alla famiglia delle geraniaceae, solo intorno al XVII secolo, studiosi botanici mettono un pò di ordine e così nasce il genus geranium ed il genus pelargonium. Una delle molte differenze che tutti possiamo notare sono i fiori, nel geranium hanno i cinque petali tutti uguali, mentre nel pelargonium i due superiori sono diversi dagli inferiori per colore, grandezze e forma.

I gerani che vediamo sui davanzali, sui terrazzi, nei giardini o lungo le strade che riempiono di colore il nostro paesaggio in special modo nei mesi meno freddi appartengono al genus pelargonium, però la maggioranza li conosce e li chiama volgarmente “gerani”.

Le specie botaniche sono originarie quasi tutte dal SUD AFRICA e sono circa 250, sono molto differenti tra di loro come pianta, portamento, forma, fioritura e fiori, gli studiosi hanno dovuto dividerle ancora in sub-genus.

Alcuni di questi sono: Campylia – Ciconium – Cortusina – Hoarea – Ligularia – Myrrhidium – Otidia Pelargonium – Peristera ed altri, ognuno con le proprie caratteristiche.

Fiori in serra

Per capire la grande differenza di queste piante, ad esempio:

il Genus Hoarea sono piante col bulbo,
il Genus Otidia sono piante con il tronco e i rami molto grandi.

Vivono entrambe in zone del SUD-AFRICA dove si susseguono stagioni piovose e periodi di siccità, sfruttando come serbatoio queste loro caratteristiche per conservare più a lungo l’acqua.

Il genus pelargonium sono piante più o meno come quelle che conosciamo noi europei e vivono preferibilmente in ambienti con piogge e siccità similari al clima della riviera ligure di ponente.

I botanici Inglesi a partire dal diciasettesimo secolo hanno selezionato e ibridato tantissime di queste specie, riuscendo ad ottenere sempre nuove varietà sempre più belle, successivamente anche gli americani, i francesi, i tedeschi, ed altri hanno creato un’infinità di ibridi.

Gli ibridi chiamati anche cultivar cioè creati dall’uomo, come le specie botaniche, sono divisi in tanti gruppi ognuno con diverse caratteristiche.

Il gruppo più numeroso è quello degli zonali (pelargonium x hortorum), chiamati così perché l’antenato aveva una zonatura quasi nera fatta a ferro di cavallo sulle foglie, fioriscono tutto l’anno e hanno un comportamento eretto.


Fiori in serra

In questo gruppo ci sono:

gli zonali nani che non dovrebbero superare i 20 cm di altezza;

i mini che non dovrebbero superare i 12,5 cm dal bordo del vaso;

gli zonali a foglia decorativa a due colori (bianco e verde) a foglia tricolore (chiare-rosse-marrone) con tutte le sfumature, oppure con le venature delle foglie giallo-crema, o ancora con una macchia di diverso colore in centro della foglia chiamati con foglie a farfalla, con le foglie tutte dorate o con una zonatura bronzea bellissima;

gli zonali rosebud col fiore simile ad una Rosellina mignon;

gli zonali stellari con foglie a forma di mano e i fiori con i petali a punta simili ad una stella, da lì il nome;

gli zonali cactus hanno i petali arrotolati per il lungo;

gli zonali fingered hanno le foglie come le dite di una mano i petali sono filiformi semplici o doppi;

gli zonali Bird Egg con i petali chiari tutti puntinati come le uova d’uccelli e ancora altri.

Il gruppo dell’edera (Peltatum) con i tralci piccoli e ricadenti, chiamati così perché le foglie sono a cinque punte come quelle dell’edera, anche in questo gruppo troviamo delle varietà con le foglie variegate di due colori e con le venature giallo-crema, possono avere i fiori semplici, semidoppi, doppi o a Rosellina.

Fanno parte di questo gruppo anche i parigini col gambo bianco o verde con le foglie più piccole e il fiore semplice con i petali anche loro più piccoli, in compenso fioriscono tantissimo. Poi c’è il gruppo dei grandiflorum (Pelargonium x domesticum) conosciuto anche col nome di macrantha – Leopoldo – azalea ed altri; hanno i fiori più grandi, le fioriture sono meravigliose, così pure i colori; a questo gruppo appartengono i mini-grandiflorum, hanno le stesse caratteristiche dei grandiflorum solo le foglie, i fiori, i tralci e il fusto sono più piccoli. Poi ci sono gli angel, sono identici ai mini-grandiflorum in più hanno le foglie leggermente profumate e più crespate.

Fiori in serra

C’è anche il gruppo degli Unique, sono stati sviluppati intorno al 1840, sono piante molto vigorose, rustiche e alcune molto fiorifere, oltre ad avere le foglie profumate.

In ultimo, ma non per l’importanza che hanno, abbiamo i pelargoni a foglia profumata, ci sono dei profumi deliziosi dal limone alla menta, la fragola, l’arancio, la mela, le spezie, la resina, il sandalo e molti altri, ci sono delle varietà che allontanano le zanzare e altri insetti. Con le foglie secche si possono riempire dei sacchetti di filo da mettere in mezzo alla biancheria per profumarla. Tante varietà sono lavorate industrialmente a tale scopo e per prodotti di cosmesi o farmaceutica.

Cucinare i pelargoni

In questo gruppo ci sono pelargoni le cui foglie si possono usare in cucina per aromatizzare: carni, pesce, frittelle e altro, purtroppo ci sono alcune varietà che possono essere tossiche. Con i petali dei più comuni (zonali, edera) si possono fare ottime e colorite insalate, sempre dopo abbondante lavaggio con acqua e bicarbonato.

Questi piccoli cenni sulla storia e sulle specie dei nostri amati pelargoni, mi auguro che servano a far nascere in Voi il desiderio di voler conoscere più a fondo questa pianta.

Carlo Giorgi Contatore Contatore